IL SASSO ROSSO

Meraviglioso camminare a piedi nudi sul prato. Quel soffice tappeto verde che chiudendo gli occhi immagini sia l'eden. Ecco è proprio quest'ultima sublime sensazione che sarebbe opportuno evitare. Godevo splendidamente stamattina, camminando spensierata sul prato dopo aver fatto una nuotata nel nostro lago limpido e azzurro.

Ho pensato “che spettacolo la natura” e come ogni istante di puro godimento ho chiuso gli occhi per provare maggiore estasi. Ed eccolo, grande, affilato e rosso, impossibile non vederlo, si stagliava pacifico in mezzo al verde smeraldo del prati. Ed io, nella mia esageratissima estasi, l'ho calpestato in pieno, lasciando che l'infame sasso, tagliasse in profondità la spensierata pianta del piede.

<<Non è successo nulla amore mio>>

<<Ma come nulla, guarda che ferita, è piena di sangue. Dobbiamo andare al pronto soccorso per mettere i punti>>

<<Sogni?. Tesoro è una ferita superficiale. E' andata via solo un pochino di pelle, non è da punti>>

<<Questo perché non guardi mai dove cammini>>

E così, con la mia ferita, in realtà da punti, ma solo incerottata e bendata, con il marito che ha tirato giù qualche sfortunato santo, mi ritrovo a sorridere pensando che non cambierò mai e mi consola enormemente il fatto che, un istante dopo essermi tagliata, ho rimosso il sasso fetente salvando i piedini di decine di bimbi con il secchiello.